Diari di lavorazione. Note per lo studio della produzione fra archivi, pubblicistica, testimonianze orali
Mariapia Comand
Università degli Studi di Udine
Vito Zagarrio
Università degli Studi di Roma Tre
Luisella Farinotti
Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, Milano
Sara Martin
Università degli Studi di Parma
Paolo Noto
"Alma Mater Studiorum" Università di Bologna
Stephen Gundle
University of Warwick
PRIN - Modi, memorie e culture della produzione cinematografica italiana (1949-1976)
Giunto a metà del proprio percorso, il progetto PRIN Modi, memorie e culture della produzione cinematografica italiana promuove all'interno della MAGIS Spring School una giornata di studi per la condivisione dei risultati conseguiti e delle riflessioni metodologiche maturate in un anno e mezzo di ricerche.
Concentrato sul periodo storico compreso tra il dopoguerra e la prima metà degli anni Settanta e articolato per tre quinquenni (1949-54; 1958-63; 1970-76) particolarmente significativi per le contingenze storiche, politiche e mediali e per le parabole ascendenti e discendenti che hanno segnato le vicende dell'industria cinematografica nazionale, il progetto continua a interrogarsi sulle specificità del "Sistema Italia" e sulle componenti che hanno contribuito a fare del prodotto-film una manifestazione concreta del "Made in Italy". Nel farlo, sperimenta un approccio metodologico sistematico e una tensione alla "storiografia totale", applicato a diversi ordini di fonti e testimonianze e finalizzato alla compenetrazione degli aspetti istituzionali e di (auto)rappresentazione pubblica quanto alle relazioni sotterrane, alle pratiche informali e alle vicende meno "visibili" che pertengono alla produzione cinematografica.
Durante la tavola rotonda i P.I. delle quattro unità di ricerca coinvolte (Mariapia Comand, Università degli studi di Udine, Luisella Farinotti Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM - Milano, Sara Martin, Università degli studi di Parma e Vito Zagarrio, Università degli studi di Roma Tre) dialogheranno con altri studiosi specializzati in storie culturali della produzione quali Paolo Noto ("Alma Mater Studiorum" Università di Bologna) e Stephen Gundle (University of Warwick, UK)
Mariapia Comand
Le sue ricerche si sviluppano intorno all’interesse per il cinema italiano, indagato secondo un approccio storico-culturale e con attenzione alle dinamiche complessive del sistema produttivo e dell’intera industria dell’audiovisivo. A queste linee di ricerca si affiancano quelle relative alla sceneggiatura, sia in senso storiografico che teorico, esplorando una concezione comprensiva delle logiche produttive, culturali e simboliche.
Luisella Farinotti
Professore associato di Film Studies e di Estetica del cinema presso l’Università IULM di Milano. Si occupa di teoria e storia dell’immagine. Tra le sue pubblicazioni recenti Overlapping Images. Between Cinema and Photography (2016, a cura di, con B. Grespi e B. Le Maître) e Harun Farocki. Pensare con gli occhi (2017, a cura di, con B. Grespi e F. Villa).
Sara Martin
Insegna all’Università di Parma. Si occupa di scenografia e costume nel cinema e di critica cinematografica. Dirige il CAPAS (Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo) e la rivista accademica Cinergie. Il cinema e le altre arti.
Vito Zagarrio
Professore ordinario presso l’Università Roma Tre. Direttore del Centro di Produzione Audiovisivi della stessa università, membro del Consiglio scientifico del Centro Sperimentale di Cinematografia. E’ autore di monografie, curatele, saggi, documentari e film.
Paolo Noto
E' professore associato presso l’Università di Bologna. Il suo lavoro di ricerca è dedicato al cinema italiano del dopoguerra, in particolare a questioni relative ai generi, alla produzione e all'economia, alle pratiche di consumo e alla ricezione critica. Ha scritto Il cinema neorealista (2010, con Francesco Pitassio), Dal bozzetto ai generi. Il cinema italiano dei primi anni Cinquanta (2011) e curato The Politics of Ephemeral Digital Media (Routledge 2016, con Sara Pesce).
Stephen Gundle
Docente al dipartimento di Film and Media Studies dell'Università di Warwick, è tra i maggiori esperti internazionali di storia del cinema italiano e cultura di massa negli anni del fascismo e del secondo dopoguerra. E' responsabile del progetto AHRC "Producers and Production Practices in the History of Italian Cinema, 1949-1975" e autore, tra gli altri, di "Mass Culture and Italian Society from Fascism to the Cold War" (2007, con David Forgacs), "Mussolini’s Dream Factory: Film Stardom in Fascist Italy" (2013) e "Fame amid the Ruins: Italian Film Stardom in the Age of Neorealism" (2020).